9 giu 2010

Windows 7 su MacBook

Non posso perdonare a Mac OS X di avermi perso, in seguito ad un crash di sistema, la mia macchina virtuale Windows 7 preferita che facevo girare con VMWare Fusion.

Lo minacciavo da tempo ma credo sia giunto il momento della vendetta! Ho deciso finalmente di installare il sistema in dual boot, con una partizione Mac OS X per giocare, ed una seconda partizione Windows 7 per le cose serie.

Faccio partire BootCamp, e...


argh... che il disco fosse sputtanato non c'erano dubbi altrimenti non avrei perso la mia povera macchina virtuale... ma cosa si può fare ora? Lancio l'Utility Disco e...


bene bene sempre meglio... provo a cliccare sulla riparazione permessi, già sapendo che non risolverà il problema, ma è l'unico bottone interessante che vedo nei paraggi...


ma da dove caspita vengono fuori tutti questi errori? Sono certo di non aver toccato nulla! Naturalmente la risoluzione degli errori di permesso va a buon fine, ma BootCamp non ne vuole sapere di procedere.

Bisogna inserire il DVD 1 del Mac, riavviare il sistema e far partire l'utility di riparazione del disco da lì. La riparazione questa volta funziona, riavvio la carcassa e accedo a BootCamp, che adesso mi partiziona il disco senza fiatare, inserisco il supporto di installazione di Windows 7 e lo faccio partire.

Installazione Windows
Windows 7 si installa alla perfezione! Bene bene... appena avviato lo faccio appartenere al dominio aziendale, così posso iniziare ad accedere ai miei dati ed a configurare i miei programmi, quindi riavvio il sistema. Il più è fatto!

Al riavvio mi chiede di premere CTRL + ALT + CANC e... ma dove caspita è il tasto CANC?
Possibile che, con tutti i tasti inutili che ci sono, Apple ha deciso proprio di eliminare il tasto CANC?
Su Fusion bastava premete FN + CTRL + ALT + BACKSPACE... ma qui? Nulla nulla nulla.

Cerco un po' su Google, e vedo che è necessario installare qualche programma, tipo Remapper, per far funzionare la tastiera come si deve. Non c'è niente da dire, lo zio Jobs se le inventa tutte pur di non farti abbandonare quella ciofeca di Mac OS X!

E così sorgono le classiche domande esistenziali: se sono in dominio non posso accedere al PC, perché mi serve il tasto CTRL, se sono fuori dominio non posso accedere ad Internet perché... con la tastiera sconfigurata non posso digitare la mia password!

Siccome ne so una più del diavolo, mi collego alla macchina tramite software di controllo remoto che nel frattempo si è installato e configurato in automatico grazie alle group policy di dominio (che Dio le benedica), clicco fiducioso sul pulsante "Send CTRL+ALT+CANC to Remote Machine", e vedo che ciò non serve assolutamente a nulla.

Provo ad installare il Remapper da remoto, tramite psexec, ma (come direbbe Pino Rauti) se l'installer non è in formato .MSI so già che non funzionerà.

Domani mi procuro una tastiera USB e vediamo chi è che comanda!

BootCamp Drivers
Collego una bella tastiera USB, digito CTRL + ALT + CANC, e finalmente accedo al sistema.

Installo il Remapper, riavvio, e vedo che non serve a nulla. Nel frattempo penso che non sarebbe male installare i driver di Windows che si trovano nel DVD del Mac.

Noto con gioia che l'installer nel DVD non è compatibile con Windows 7; la versione dell'installer compatibile con Windows 7, presente nel sito Apple, è invece un aggiornamento. Ma come faccio ad installare un aggiornamento se non posso installare la versione precedente?

Installo i drivers a mano, e riavvio.

Manca solo il mouse Apple, che viene rilevato ma non funziona. Per adesso mi accontento di un mouse USB. Certo che Windows 7 e gli applicativi per Windows, a parità di macchina, sembrano davvero molto più veloci.

Vittoria.

Economia idiota della musica digitale

Stavo facendo una riflessione.

Quando voglio comperare un CD mi guardo un po' di prezzi su Internet, acquisto dal miglior offerente, e attendo una o due settimane che mi arrivi il supporto (siccome sono un collezionista non mi piace acquistare musica digitale e trovo che il prezzo dei brani su iTunes sia assolutamente sproporzionato... a volte un CD originale costa meno! Il prezzo adeguato per la musica digitale è: gratis).

Se però si tratta di un CD a cui tengo particolarmente, nell'attesa che il corriere scopra come uscire dalle campagne in cui si è perso cercando la mia via... mi procuro i brani in altro modo...

Non sto facendo una vera e propria violazione di diritti d'autore (almeno, non in questo specifico caso eheh)... diciamo che sto interpretanto i diritti un po' a mio favore... ma alla fine l'artista non ci perde nulla, e la casa discografica nemmeno.

Quindi questo potrebbe essere un esempio di download dal p2p in cui tutti sono felici, e non viene danneggiato nessuno?

Beh... credo che il negozio qui vicino avrebbe qualche cosa da ridire: in fondo vende i CD a qualche euro in più ma quegli euro potrebbero essere giustificati da un servizio migliore (pronta disponibilità del prodotto). Se non ci fosse il p2p i CD più interessanti sarei costretto ad acquistarli lì, costi quel che costi!

Quindi alla fine... chi ci guadagna sono sempre le "grandi multinazionali delle vendite per corrispondenza" (mi piace questo termine ahah) e chi ci perde sono sempre i più piccoli.

Perché faccio queste riflessioni così profonde?

Forse perché ho letto della robaccia come Frekonomics, ed ora sto leggendo il (consigliatissimo) Does IT Matter. O forse perché mi manca un po' di svitol nelle rotelle della testa.

Anche perché, in fondo in fondo, del negoziante qui all'angolo non me ne frega un bel nulla, di CD ne acquisto sempre di meno, e se i CD qui intorno costano di più forse non è perché il negoziante fornisce un servizio migliore, ma probabilmente è soltanto un gran simpaticone.

Il bundle è danneggiato e non può essere aperto

Ieri mentre stavo salvando un documento di testo sul mio MacBook Pro, il fido Komodo Edit se ne è andato in "girandola colorata rotante".

Beh poco male - penso io - basta aprire Monitoraggio Attività ed uccidere l'applicazione e... no, niente! L'applicazione non ne vuole sapere di spirare. Anzi, il morbo della girandola colorata si espande ed arriva ad attaccare pure la stessa finestra del Monitoraggio Attività.

Gli altri programmi funzionano egregiamente, ma poiché il resto del sistema pare dare segni di instabilità e sembra inesorabilmente sempre più inchiappettato, decido che forse è giunto il momento di riavviare l'intero sistema.

Sia chiaro, il riavvio è sempre un'ammissione di fallimento. Ed in tutte le gare di uptime che si tengono abitualmente tra colleghi in ufficio, i miei sistemi Windows vs qualsiasi-altra-cosa ne escono sempre vittoriosi. Ma qui non si parla di Windows, pertanto a mali estremi, estremi rimedi.

Dopo molti interminabili minuti di macinazione, finalmente la baracca di alluminio cessa di grattare e si spegne. Faccio ripartire il tutto, riapro il mio editor di testo quasi preferito (sì mi manca il Notepad++, ma devo ammettere che il Total Commander mi manca più ancora), finisco il lavoro creativo e me ne vado a casa, dove una birra fresca mi attende in frigorifero.

Oggi apro il mio bel VMWare Fusion, con la mia macchina virtuale Windows 7 senza la quale non potrei vivere, con gli applicativi che, pur essendo virtuali, non crashano mai e girano come frecce umiliando tristemente i corrispettivi Mac, e... orrore orrore orrore...:


No, tutti i suggerimenti della KB di VMWare non servono a nulla, tutte le snapshot se ne sono andate per sempre, tutti i consigli dei macachi di passare a Parallels sono (come direbbe Shmidt) bullshit: che sia ora di passare definitivamente a Windows 7?